Nuovo SOC a Piacenza
In occasione dell’inaugurazione del nuovo SOC (Security Operation Center) il Comune di Piacenza ha voluto sottolineare l’importanza della privacy in ambito di videosorveglianza. Ancor più in una configurazione così tecnologicamente avanzata ed articolata su tutto il territorio Comunale.
E Si.Re. Informatica s.r.l. – grazie all’efficace intervento dell’Avv. Massimo Ramello – è stata chiamata proprio per questa funzione.
In una sola stanza di controllo tutti gli “occhi elettronici” accesi su Piacenza. E’ stato inaugurato nella mattinata del 26 novembre, presso la sede della polizia locale in via Rogerio, il nuovo Security Operation Center, sala di gestione e controllo degli impianti di videosorveglianza dispiegati su tutto il territorio comunale. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco Katia Tarasconi, del vicecomandante della polizia locale Massimiliano Campomagnani, del prefetto Paolo Ponta, del questore Ivo Morelli e del comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Pierantonio Breda.
“La nuova control room – ha spiegato Campomagnani – racchiude in una sola stanza tutta i sistemi di videosorveglianza della città: sono 164 telecamere di cui 21 dedicate alla lettura targhe, questo comporta un’attenzione costante su un settore assai delicato. All’interno della sala controllo operano alcuni operatori specializzati della polizia locale, l’ispettore Leonardo Trespidi, agente scelto Andrea Lucenti e l’agente Gianluca Carapellese, il tecnico che sovrintende è Marco Guerci, grazie a loro siamo arrivati a questa giornata di inaugurazione. La control room è stata realizzata da Alma sicurezza grazie a un finanziamento del Ministero dell’Interno destinato alla sicurezza urbana”.
Nella stessa mattinata si è tenuto per gli operatori della polizia locale un corso di formazione con l’intervento di Alberto Marzocchi di Alma Sicurezza in materia di “Potenzialità dei nuovi software di analisi video ed oscuramento”, nonché dell’avvocato Massimo Ramello sui “Profili di compliance privacy sulla videosorveglianza pubblica”.
“Questo è un esempio – ha sottolineato il prefetto Paolo Ponta – di come la sicurezza integrata, partecipata, tipica di uno Stato democratico, sia importante per garantire la convivenza civile di tutti concittadini. Da quando sono a Piacenza ho potuto apprezzare lo spirito di questa città: le istituzioni operano non per visibilità ma per il bene comune, come avviene con questo servizio che migliora la sicurezza reale e quella percepita”. Un aspetto sottolineato dal questore di Piacenza, Ivo Morelli, presente insieme al comandante dei carabinieri Pierantonio Breda
LA SCHEDA – La videosorveglianza ha rappresentato e rappresenta uno strumento di notevole forza deterrente a tutela della sicurezza urbana e consente agli operatori della Sala Operativa di avere sempre un “occhio vigile” sui punti del territorio comunale considerati più a rischio. L’impianto di videosorveglianza cittadino è un sistema complesso ed articolato composto da apparecchiature eterogenee e servizi correlati. Nel corso degli anni l’impianto di videosorveglianza cittadino ha subito diverse implementazioni che hanno portato all’attuale consistenza che si può riassumere in: 143 telecamere di contesto, 21 lettura targhe, 6 ponti radio. Nel corso degli anni il sistema di videosorveglianza urbana ha permesso di svolgere numerose attività di indagine e verifica per fatti criminosi, incidenti stradali, atti vandalici, ecc., dimostrandosi un valido ausilio alle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia Di Stato, Guardia di Finanza) che costantemente richiedono lo scarico di filmati per attività di Polizia Giudiziaria. Nel corso dell’anno 2024 sono stati scaricati n. 192 filmati ad uso interno (rilievi di infortunistica stradale, attività sanzionatorie amministrative e attività di polizia giudiziaria), e sono state gestite 48 richieste di scarico immagini da parte di soggetti esterni, in particolare altre Forze dell’Ordine.
È diventato pertanto fondamentale affiancare all’attuale Sala Operativa una nuova sala di controllo, cosiddetta Control Room – SOC (Security Operations Center), dotata di una piattaforma tecnologica in grado di collaborare con altre centrali operative delle forze dell’ordine. Con tale dotazione tecnologica innovativa di alto livello si ha lo scopo di compiere uno straordinario salto di qualità nella gestione dei fenomeni di criminalità, di violazione delle norme in materia ambientale (si pensi ad esempio all’abbandono di rifiuti) e per una miglior tutela del patrimonio pubblico e privato. La realizzazione della nuova sala di controllo consolida la collaborazione con le altre Forze dell’Ordine come previsto dai patti per l’attuazione della sicurezza urbana che individuano quale prioritario obiettivo il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza comunali. La nuova Control Room – SOC (Security Operations Center), progettata e realizzata dalla società Alma Sicurezza di Bologna, e per un costo di € 80.021,00 (di cui 72.640,00 finanziati dal Fondo sicurezza urbana) è composta da 4 videowall, 4 postazioni operatore dedicate esclusivamente alla videosorveglianza, potenziamento dei sistemi di registrazione ed implementazione di nuovi sistemi di analisi delle immagini. Rappresenta un sistema dal quale raccogliere informazioni utili e con il quale interagire in tempo reale.
La Control Room – SOC (Security Operations Center) insieme ai prossimi ampliamenti del numero di telecamere con sistemi di ripresa di nuova generazione, assicura i vantaggi dell’innovativa concezione di videosorveglianza, ovvero la capillarità (grande superficie territoriale sottoposta a controllo) e la coesione con le altre Forze dell’Ordine (servizi integrati interforze).
Ciò consentirà una migliore gestione dei fatti criminosi accorciando notevolmente i tempi di indagine e di intervento da parte degli organi di polizia. Una sala dedicata esclusivamente alla videosorveglianza permette inoltre di monitorare il funzionamento di tutte le strumentazioni che compongono la struttura e la rete di telecamere, al fine di evitare che, accidentalmente o in modo illecito, vi sia la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati.
Attraverso il software di analisi video, installato sul server, è possibile attivare funzionalità quali:
• riconoscimento degli oggetti
• tracciamento del movimento
• catalogazione di eventi specifici
• ricerca multicamera
• superamento di zona
• applicazione di filtri di ricerca (origine, intervallo di tempo, colore, dimensioni, velocità, direzione, prossimità, aspetto,ecc.)
L’approccio forense alla videosorveglianza è essenziale per indagini post-evento. Offre una visione rapida dei video rilevanti e permette in pochi minuti di capire quali veicoli abbiano percorso una strada in senso vietato, quali movimenti si siano verificati nelle immediate vicinanze di un mezzo vandalizzato o quali superfici stradali vengano percorse dai pedoni creando un pericolo. L’utilizzo di un software di analisi video e forense comporta una serie di vantaggi chiave che contribuiscono significativamente alla sicurezza e all’efficienza operativa. Prima di tutto, la tecnologia avanzata di riconoscimento di oggetti e tracciamento del movimento consente una rapida individuazione di eventi critici, migliorando la prontezza e la risposta agli eventi. L’analisi video automatizzata semplifica l’analisi di grandi quantità di registrazioni, riducendo il tempo necessario per identificare situazioni di interesse. Ciò non solo ottimizza le operazioni quotidiane ma facilita anche le indagini post-evento. Inoltre, la capacità di eseguire ricerche avanzate basate su criteri specifici, come il riconoscimento di veicoli, consente un monitoraggio mirato e la generazione di report dettagliati. In sintesi, l’utilizzo di un software analisi video e forense si traduce in una maggiore efficacia operativa, tempestività nella risposta agli eventi e un potenziamento complessivo della sicurezza aziendale.
La nuova soluzione di analisi video forense sarà integrata con l’attuale piattaforma di gestione delle telecamere di video sorveglianza urbana E’ inoltre previsto l’acquisto ed installazione di hardware e software per il potenziamento dell’archi- viazione delle immagini e sostituzione delle postazioni delle Sale Operative delle altre Forze dell’Ordine dotate di terminali di collegamento con il sistema di videosorveglianza urbana. È inoltre prevista la formazione, ripartita su più annualità, destinata agli operatori della nuova Control Room – SOC (Security Operations Center) nonché gli operatori delle Forze dell’Ordine delle sale Operative dotate di terminali di collegamento con il sistema di videosorveglianza urbana della città di Piacenza. Le materie oggetto della specifica formazione sono di seguito elencate:
• UTILIZZO DEI SOFTWARE ANALISI VIDEO
• LA PRIVACY NEL SISTEMA DI LETTURA TARGHE, E L’ANALISI VIDEO
• VIDEOSORVEGLIANZA MOBILE RICOLLOCABILE
Per la realizzazione della nuova Control Room – SOC (Security Operations Center) si è provveduto all’effettuazione dei seguenti interventi.
• rifacimento degli impianti elettrici, illuminazione e trasmissione dati con relativo collaudo e certificazione a norma di legge
• opere civili di ristrutturazione del locale
• fornitura ed installazione di arredi speciali per sale di controllo
• fornitura ed installazione di hardware e software di adeguata potenza di calcolo e specifico utilizzo nell’analisi video
• ampliamento dei sistemi di registrazione delle immagini per garantire una migliore qualità dei fotogrammi e la conservazione dei filmati di tutto l’impianto fino al tempo massimo consentito dalla normativa vigente
• installazione di sistemi di sicurezza per l’accesso ai locali ed attrezzature facenti parte del sistema di videosorveglianza
• formazione del personale su argomenti specifici dei sistemi di videosorveglianza con adeguamento informatico dell’aula formazione presso il Comando Polizia Locale
Tratto da: Piacenza Sera