Telecamere: una criticità mondiale con Hikvision e Dahua
L’articolo di Wired è tanto chiaro quanto inquietante.
Lo diceva anche Rai Report, le immagini di moltissime istituzioni pubbliche nazionali e locali italiano sono nelle mani dei server Cinesi!
Oltre mille telecamere della multinazionale cinese Hikvision sorvegliano le sale intercettazioni delle Procure italiane. Le ha acquistate il ministero della Giustizia nel 2017 per la messa in sicurezza di quei centri dove sono conservati dati estremamente sensibili, frutto delle intercettazioni, di cui deve garantire la segretezza. Hikvision, un colosso che ha chiuso il 2019 con un giro d’affari di 57,6 miliardi di renminbi (circa 7,45 miliardi di euro), è considerata la più importante e innovativa azienda di videosorveglianza al mondo.
In Italia le telecamere della multinazionale sono in 134 Procure almeno da tre anni. Quando, nel 2017, la riforma del codice penale varata dall’allora ministro della Giustizia, Andrea Orlando, prescrive di dotare i centri intercettazioni telefoniche (cit) di nuovi impianti elettrici e di videosorveglianza, per comprare la tecnologia via Arenula fa ricorso a una convenzione che la centrale degli acquisti per la pubblica amministrazione, Consip, ha stipulato con Tim e Fastweb. L’appalto viene assegnato nel 2018.Valore: 6 milioni di euro, Iva esclusa. Dai documenti di gara, ottenuti da Wired attraverso una richiesta di accesso agli atti, emerge che quelle risorse sono servite a pagare l’acquisto, l’installazione e la manutenzione per due anni di 1.105 telecamere targate Hikvision e del software e degli accessori per farle funzionare.
Fonte completa: https://www.wired.it/attualita/tech/2021/04/07/hikvision-telecamere-videosorveglianza-procure-italia-sale-intercettazioni-consip/