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Linee guida sulle risorse eccedenti bandi PNRR

1. Contesto della direttiva.
Ruolo del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e' l'amministrazione titolare degli investimenti relativi alla digitalizzazione della pubblica amministrazione previsti dalla missione 1, componente 1, del Piano nazionale per la ripresa e resilienza (PNRR).
Con l'obiettivo di raggiungere le milestone e i target altamente sfidanti previsti dal PNRR, sin dall'avvio del percorso di strutturazione degli avvisi di finanziamento previsti dal piano, ha introdotto alcune semplificazioni di processo volte a favorire la partecipazione e la corretta implementazione delle attivita' di digitalizzazione previste per un'ampia platea di soggetti attuatori (oltre 23.000), in tutte le fasi di gestione dei progetti oggetto di finanziamento: dalla candidatura alla realizzazione delle attivita', dal completamento all'ottenimento dell'erogazione del finanziamento. Semplificazioni e innovazioni introdotte.
Tra le innovazioni introdotte: PAdigitale2026, piattaforma digitale che consente ai soggetti attuatori una gestione semplice e intuitiva di ciascun progetto; un Transformation Office, costituito da team territoriali dislocati in tutto il Paese, dedicato ad accompagnare i soggetti attuatori in ogni fase di progetto; infine, un sistema di avvisi pubblici cosiddetti a lump sum.
I contributi concessi in questa forma si delineano come somme forfettarie erogate in un'unica soluzione a seguito del perfezionamento delle attivita' oggetto del finanziamento, come disposto dall'art. 13 degli avvisi.
2. Finalita'.
Grazie al PNRR, gli enti hanno a disposizione un ammontare di risorse straordinarie ed eccezionali per intraprendere un percorso di trasformazione digitale e innovare il rapporto di servizio con cittadini e imprese: e' necessario che tali risorse vengano spese in modo da garantire un incremento deciso e misurabile in termini di digitalizzazione dei servizi e dei processi.
Il PNRR ha stabilito una serie di interventi standard volti a centrare obiettivi precisi in tempi definiti, attraverso target e milestone, a prescindere dalla condizione di partenza e dalla maturita' digitale di ogni ente.
Per fronteggiare l'elevata cardinalita' di soggetti attuatori destinatari dei finanziamenti PNRR di propria competenza, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha adottato il meccanismo delle c.d. opzioni semplificate di costo tramite la pubblicazione di avvisi c.d. a lump sum, dando, quindi, a disposizione dei soggetti attuatori, una somma forfettaria che puo' essere spesa per intero o parzialmente.
Occorre quindi che gli enti riutilizzino le risorse eventualmente non utilizzate per il complemento degli interventi di digitalizzazione gia' in essere, andando a colmare le proprie specifiche carenze, all'interno di un quadro organico di interventi, auspicabilmente condiviso con le altre autorita' presenti sul territorio, per un percorso di digitalizzazione completo e inarrestabile.
Pertanto, la presente direttiva definisce i principi guida per agevolare un utilizzo appropriato ed efficiente delle eventuali risorse residue nell'ambito dei finanziamenti PNRR, secondo i criteri di buona gestione amministrativa e in coerenza con la disponibilita' da parte degli enti di altri fondi regionali, nazionali ed europei.
3. Oggetto.
Con il progredire della fase di realizzazione delle attivita' da parte dei soggetti attuatori degli avvisi previsti dalla M1-C1 del PNRR, pubblicati dal DTD, e' emersa da parte degli enti la richiesta di ottenere chiarimenti riguardanti l'utilizzo di somme eventualmente non utilizzate per l'attuazione del progetto finanziato rispetto al contributo ricevuto o accordato.
Da qui la necessita' di fornire indicazioni in relazione a un'appropriata finalita' di gestione di eventuali fondi residui derivanti da questo tipo di finanziamenti.
Importi residui.
Per «importi residui» - oggetto di questa direttiva - si intendono le somme forfettarie concesse (lump sum) con decreti di finanziamento non utilizzate dal soggetto attuatore per la realizzazione del progetto e cioe' l'eventuale differenza (positiva) tra l'importo del contributo PNRR ricevuto (lump sum) dal Dipartimento per la trasformazione digitale, a seguito del completamento del progetto, quando le attivita' sono state positivamente asseverate, e gli importi spesi dal soggetto attuatore per realizzare il progetto.
Tali residui possono cumularsi qualora l'ente abbia ottenuto contributi a lump sum su piu' avvisi pubblici. In merito a tali eventuali importi, si richiama interamente quanto fino ad oggi indicato agli enti, alla normativa nazionale sulla contabilita', alle FAQ Arconet n. 48 e 49 (ndr. lo dicevamo da tempo), inserite nelle linee guida per i soggetti attuatori individuati tramite avvisi pubblici a lump sum (al paragrafo 2.6 «Gestione contabile degli interventi») e utilizzate dall'help desk del Dipartimento per la trasformazione digitale e nelle FAQ pubblicate sul sito PAdigitale2026, che in sintesi prevedono il principio della perdita del vincolo di destinazione delle risorse erogate in seguito alla conclusione delle attivita' e alla positiva asseverazione formale e sostanziale da parte del Dipartimento.
Tuttavia, come indicato nelle finalita', al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione della PA italiana e, in mancanza di disposizioni specifiche in merito, si ritiene necessario perseguire un utilizzo appropriato ed efficiente di tali risorse, attraverso l'emanazione di principi guida per indirizzare gli enti nella sana e coerente gestione finanziaria delle risorse pubbliche rinvenienti dai fondi PNRR.
4. Destinatari della direttiva.
La presente direttiva e' indirizzata ai soggetti attuatori finanziati dagli avvisi c.d. a lump sum, pubblicati dal Dipartimento per la trasformazione digitale su PAdigitale2026, a valere sulle misure per la digitalizzazione della pubblica amministrazione previste dalla M1-C1 del PNRR.
In particolare, e' rivolta a quei soggetti attuatori che hanno ottenuto il contributo previsto dagli avvisi di finanziamento a seguito del completamento delle attivita' e all'esito di positiva asseverazione e hanno maturato importi residui in quanto non hanno speso tutta la somma forfettaria (lump sum) per la realizzazione del progetto PNRR.
5. Principi guida.
Premesso che i soggetti attuatori sono tenuti a procedere tempestivamente al pagamento dei soggetti realizzatori in base a quanto stabilito nei rispettivi contratti sottoscritti dall'ente per la realizzazione del progetto PNRR, non appena ricevuto il trasferimento delle risorse dal Dipartimento per la trasformazione digitale, nella gestione delle risorse residue sopra citate, si indica dunque agli enti di seguire i seguenti principi:
a. prudenza: si suggerisce di procedere all'utilizzo delle eventuali eccedenze non prima di aver concluso il progetto finanziato da un avviso a lump sum e aver ricevuto esito positivo all'asseverazione tecnica e formale da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale; prima di tale momento l'ente non puo' essere certo di ricevere il contributo pubblico (lump sum);
b. massimizzazione degli impatti dei finanziamenti ottenuti: si suggerisce di destinare le risorse residue ai capitoli di bilancio relativi all'ambito delle spese per la digitalizzazione dell'ente.
A mero titolo di esempio, a spese utili a rafforzare la portata degli avvisi stessi, a fornire maggiore sostenibilita' nel tempo agli interventi effettuati, o piu' in generale alle spese nel campo del comparto ICT dell'ente.
c. sostenibilita' degli interventi effettuati: si suggerisce di destinare almeno parte delle risorse residue a progetti formativi e/o di aggiornamento, destinati al personale impiegato nell'utilizzo delle soluzioni tecnologiche e digitali realizzate attraverso le misure M1-C1 del PNRR, per un loro utilizzo nelle loro piena funzionalita' e finalita', previste dagli avvisi stessi.
d. comunicazione, pubblicita' e trasparenza degli interventi effettuati: si suggerisce di destinare almeno parte delle risorse residue alla massima comunicazione degli interventi realizzati con fondi PNRR e alla diffusione dei risultati raggiunti, al fine di contribuire alla piena fruizione da parte dei destinatari delle misure di digitalizzazione, cittadini e imprese in primis.
Infine, qualora l'ammontare di risorse in eccesso sia sufficientemente significativo, si suggerisce agli enti di destinare eventuali risorse residue anche alla:
e. integrazione di altri interventi del soggetto attuatore aventi le stesse finalita' dei progetti PNRR, sostenuti con altri fondi europei, nazionali e regionali.
In particolare, si invita ad integrare gli interventi previsti dagli obiettivi strategici FSC 2021-2027 per l'area strategica digitalizzazione dai piani dei Fondi di sviluppo e coesione, laddove si e' destinatari diretti o indiretti di suddetti fondi.
A tale ultimo proposito, si raccomanda ai comuni di individuare possibili azioni e attivita' previa consultazione della propria regione, quale autorita' di gestione dei Fondi di sviluppo e coesione e/o con altri soggetti istituzionali rappresentativi quali le province.
6. Monitoraggio della direttiva.
Il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attivita' connesse all'attuazione della presente direttiva e' affidata al Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri attraverso il Transformation Office.
La presente direttiva verra' trasmessa ai competenti organi di controllo per la successiva registrazione e sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.